La storia dei serramenti
La storia dei serramenti è prettamente legata alle finestre e, per un lungo periodo storico, queste furono interpretate esclusivamente come strumenti difensivi: feritoie strette e sviluppate in lunghezza.
Già nel medioevo fecero la loro comparsa le prime finestre rotonde (rosone) molto utilizzate anche con vetri colorati e lavorati, per la decorazione di Chiese, edifici Ecclesiastici e Monasteri.
Nella prima metà del XII secolo lo stile gotico dettò nuove regole e leggi nell'architettura, nuove forme, nuove concezioni e le finestre assunsero un ruolo più importante, perdendo forse definitivamente il loro vecchio ed unico obiettivo funzionaledifensivo. Le finestre iniziarono ad essere contemplate da studiosi, ingegneri ed architetti come preziosi strumenti per veicolare la luce.
Iniziarono ad affacciarsi ed a trovare spazio nell'architettura finestre con grandi vetrate e si fece strada il concetto delle finestra come strumento dal quale godere la vista del paesaggio.
È dal 1700 che in Europa si inizia ad impiegare la persiana, che con il suo caratteristico impiego di lamelle orizzontali fisse ed orientabili, diventa ben presto serramento apprezzato trovando largo impiego nelle più diverse strutture abitative.
L'utilizzo del ferro, che non ha mai smesso di essere impiegato per la costruzione dei serramenti sin dai tempi dell'Antica Roma, è stato affiancato nel corso della storia da materiali che hanno trovato valido impiego alternativo e/o parallelo.
Quando fu possibile isolare l'alluminio questo si rivelò ben presto un metallo importante, resistente e leggero per la produzione di serramenti.
Materiali come legno, oppure come il più recente PVC, offrono oggi, insieme alle tecnologie applicabili sui macchinari di produzione, una gamma diversificata e qualitativamente apprezzabile per la scelta dei serramenti.